Perché l’organismo cambia a seconda di dove si vive?

L’organismo si adatta alla pressione atmosferica del posto in cui vive, producendo una diversa quantità di globuli rossi.

L’organismo di una persona che vive a Venezia e quello di un individuo che vive in Tibet funzionano diversamente per quanto riguarda il trasporto e l’utilizzo di ossigeno.

Il meccanismo per cui l’ossigeno si lega ai globuli rossi, che lo trasportano poi a tutti i tessuti del corpo, dipende dalla pressione atmosferica: in alta montagna dove la pressione è inferiore rispetto al livello del mare, i globuli rossi trasportano meno ossigeno.

Chi è nato o vive in alta quota, come i tibetani o alcune popolazioni delle Ande, è adattato a queste condizioni grazie a un’aumentata capacità del sangue di trasportare ossigeno e a una maggiore ampiezza dei polmoni.

Un veneziano che va in Tibet in vacanza deve invece compensare durante i primi giorni respirando più frequentemente e accelerando i battiti del cuore e, dopo una settimana, producendo più globuli rossi. L’organismo che vive a bassa quota impiega almeno tre giorni per acclimatarsi a duemila metri di altitudine e almeno una settimana a cinquemila metri.

Gli studiosi si sono chiesti se l’organismo dei tibetani si sia semplicemente adattato o se sia geneticamente differente. Lo studio ha dimostrato che chiunque può adattarsi alle condizioni di vita in alta quota. Comunque si è notata una differenza genetica, perché individui di discendenza tibetana nati al livello del mare, se portati ad alta quota, si adattano molto più velocemente rispetto a chi discende da “genti di pianura”.

Parola di Minions
Se mi dite di scalare il Tibet già mi manca il fiato
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