Il debito pubblico dell’Africa è un tema di crescente preoccupazione, sia per i leader dei paesi del continente che per la comunità internazionale.
Nonostante decenni di aiuti, prestiti e iniziative di cancellazione del debito, il problema sembra lontano dall’essere risolto. Ma perché il debito pubblico dell’Africa continua a crescere?
1. Alti tassi di interesse e condizioni dei prestiti
Molti paesi africani si affidano a prestiti internazionali per finanziare infrastrutture, sanità ed educazione. Tuttavia, questi prestiti spesso arrivano con tassi di interesse elevati e condizioni onerose, specialmente quelli concessi dai mercati privati e da nuovi attori come la Cina. Con gran parte del budget destinata al pagamento di interessi, resta poco spazio per investimenti in crescita sostenibile.
2. Fuga di capitali e perdite sistemiche
Un fattore cruciale è la perdita di ricchezza dovuta alla fuga di capitali. Multinazionali e individui spostano miliardi fuori dal continente tramite pratiche di evasione fiscale, sottovalutazione delle esportazioni e transazioni illegali. Si stima che ogni anno l’Africa perda più ricchezza di quanta ne riceva in aiuti, lasciando i governi con poche risorse per ripagare i debiti.
3. Cambiamento climatico e costi nascosti
L’Africa è uno dei continenti più colpiti dal cambiamento climatico, pur essendo uno dei meno responsabili delle emissioni globali. I costi associati a siccità, inondazioni e altri eventi estremi gravano pesantemente sui bilanci pubblici, spingendo i governi a contrarre ulteriori prestiti per affrontare emergenze o riparare infrastrutture danneggiate.
4. Dipendenza dalle materie prime
Molte economie africane dipendono fortemente dall’esportazione di materie prime, i cui prezzi sono spesso volatili. Una flessione dei prezzi globali può ridurre drasticamente le entrate statali, costringendo i governi a contrarre debiti per coprire le spese correnti.
5. Aumento dei prestiti privati
Negli ultimi anni, molti paesi africani hanno spostato la loro attenzione dai prestiti concessi da istituzioni multilaterali come il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ai prestiti privati e obbligazioni sovrane. Questi strumenti, sebbene più flessibili, comportano costi più elevati e maggiore rischio di insolvenza.
6. Mancanza di trasparenza e corruzione
La gestione del debito pubblico in molti paesi africani è caratterizzata da una scarsa trasparenza. In alcuni casi, i fondi presi in prestito non vengono investiti in progetti produttivi, ma finiscono nelle tasche di élite corrotte, aumentando il peso del debito senza apportare benefici economici reali.
7. Effetti a catena del debito precedente
Infine, molti paesi africani sono intrappolati in un circolo vizioso: devono contrarre nuovi debiti per rimborsare quelli vecchi. Questo sistema, noto come “debito rotante”, perpetua il problema e rende quasi impossibile ridurre il carico complessivo.
Rapporto di Honest Accounts 2017
Rapporto per un gruppo di ONG guidato da Global Justice Now, Jubilee Debt Coalition e Health Poverty Action (maggio 2017)
Il rapporto di Honest Accounts 2017 calcola il movimento di risorse finanziarie dentro e fuori dall’Africa e alcuni costi chiave imposti all’Africa dal resto del mondo. Abbiamo scoperto che i paesi africani sono collettivamente creditori netti del resto del mondo, per un totale di 41,3 miliardi di dollari nel 2015. Quindi molta più ricchezza sta lasciando il continente più povero del mondo di quanta ne stia entrando.
I paesi africani hanno ricevuto 161,6 miliardi di dollari nel 2015, principalmente in prestiti, rimesse personali e aiuti sotto forma di sovvenzioni. Eppure 203 miliardi di dollari sono stati sottratti all’Africa, direttamente, principalmente tramite le aziende che rimpatriavano i profitti e spostando illegalmente denaro fuori dal continente, o tramite costi imposti dal resto del mondo attraverso il cambiamento climatico.
Come il mondo trae profitto dalla ricchezza dell’Africa:
- I paesi africani ricevono circa 19 miliardi di dollari in aiuti sotto forma di sovvenzioni, ma più di tre volte tanto (68 miliardi di dollari) viene sottratto tramite fuga di capitali, principalmente da parte di società multinazionali che dichiarano deliberatamente in modo errato il valore delle loro importazioni o esportazioni per ridurre le tasse.
- Mentre gli africani ricevono 31 miliardi di dollari in rimesse personali dall’estero, le multinazionali che operano nel continente rimpatriano ogni anno nei loro paesi d’origine una cifra analoga (32 miliardi di dollari) di profitti.
- Nel 2015 i governi africani hanno ricevuto prestiti per 32,8 miliardi di dollari, ma ne hanno pagati 18 miliardi in interessi sul debito e rate del capitale, con un livello complessivo del debito in rapido aumento.
- Si stima che ogni anno vengano rubati all’Africa 29 miliardi di dollari a causa del disboscamento illegale, della pesca e del commercio di animali selvatici e piante.